Buonasera Dr. Donati, mio figlio il 31 gennaio dando un calcio al pallone ha subito il "distacco apofisario spina iliaca antero-inferiore destra", lo scrivo come da diagnosi al pronto soccorso. Inizialmente gli è stato prescritto riposo a letto per trenta giorni, ma dopo 11 giorni gli è stata fatta una tac per vedere l'andamento, riporto il referto della tac: " Frattura veros. da strappamento di grossolana e disomogenea esostosi della spina iliaca antero inferiore destra, dislocata anteriormente con massima diastasi di circa 7mm. Si segnala inoltre, alla base di detta spina, area di irregolare osteosclerosi intraspongiosa". Non mi è stato spiegato il significato di questa diagnosi, mi è stato detto della possibilità di un intervento chirurgico presso l'ortopedia pediatrica del Rizzoli di Bologna, ma che al mio posto non l'avrebbero fatto operare e, infine, mi è stato detto che la scelta è mia e di mio marito,dobbiamo scegliere noi che cosa fare. Sinceramente né io né mio marito siamo in grado di prendere una decisione su base logica e razionale perché non siamo ortopedici, la nostra scelta può essere solo di cuore... Le sarei molto grata se potesse spiegarmi il significato del referto della tac e se potesse chiarirmi le idee sul da farsi. La ringrazio. Cordialmente Mamma preoccupata
Suo figlio ha riportato il distacco della inserzione sul bacino del muscolo retto anteriore della coscia. Dalla descrizione del referto sembra che il distacco sia a carico forse degli esiti di micro-strappi ripetuti negli anni. La scelta del trattamento (cruento o incruento) dipende da diversi fattori: la dimensione del frammento, l'entità della distanza creatasi fra frammento e l'osso a cui esso apparteneva, la richiesta funzionale, ecc.. È possibile che un trattamento incruento sia sufficiente, tuttavia non è assolutamente possibile esprimere un parere solo sulla trascrizione di un referto TAC, senza vedere le immagini. Le suggerisco di prendere contatto con l'Ortopedia Pediatrica del Rizzoli, oppure, ancor meglio, far parlare, come di norma avviene, direttamente i Medici che seguono Suo figlio con i Colleghi del Rizzoli, in modo che possano chiarire tra loro determinati aspetti, cosa che per voi sarebbe impossibile. In ogni caso le mando in privato la mail di un collega dell'Ortopedia pediatrica del Rizzoli, da contattare e a cui, se lo richiederà, inviare una radiografia. In genere, nei casi in cui si possano scegliere diversi percorsi terapeutici, soprattutto se il problema è chirurgia SI/NO, si cerca di informare bene i genitori perché possano decidere consapevolmente. È opportuno che i due ospedali "si parlino", anche in considerazione della distanza, per evitare di fare a vuoto un viaggio disagevole. Per avere una vaga idea di quale sia il problema del ragazzo può dare un'occhiata qui.
A problema risolto e a guarigione avvenuta, sarà opportuno che voi genitori riconsideriate il sovraccarico precoce a cui il ragazzo è esposto.
Cordiali saluti