A seguito di una caduta sul lavoro e dolore al braccio destro circa 6 settimane fa ho effettuato una risonanza magnetica: non aree di edema della spngiosa ossea ne lesioni post traumatiche recenti. Tendenza alla lieve retro posizione della testa omerale rispetto alla glena scapolare. nel contesto dei piani adiposi sottocutanei sovrafasciali in regione trochitica anteriore si rileva la presenza di un ematoma post trauma contusivo diretto di 4x2,6 cm di diametro. Minima falda fluida intra articolare su quadro di tendinosi con ispessimento e iperintensivitá di segnale del tratto inserzionale e preinserzionale del tendine del sovraspinato si rileva lesione subtotale (saggitale 12 coronale 12) a circa 9mm dalla inserzione trochitica con moderata detrazione di fibre. concomita quadro di impingement subacromiale. Lesione di grado lieve inserzionale del versante articolare delle fibre più craniali del sottospinato senza significativa retrazione di fibre. Tendine sovrascapolare sostanzialmente indenne. Minimo segni di tenosinovite del capoluogo del bicipite regolarmente collocato nella doccia omonima. Imbibizione edematosa con iperintensita di segnale in corrispondenza dell’intervallo dei rotatori cui si associa minima distensione fluida del recesso sotto coracoideo. Sono una donna di 45 anni impiegata. Il braccio mi fa male a seconda dei movimento e di notte ho difficoltà a dormire per il dolore non trovando una posizione comoda. Ho preso per 2 settimane **** ma senza risultati e metto il ghiaccio sulla parte dolorante. Grazie
Il referto descrive la presenza degli esiti del trauma recente e una degenerazione dei tendini sovraspinato e sottospinato con lesione importante del primo e lieve del secondo. Questo è tutto quello che si può dire leggendo un referto RMN. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. È impossibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto, senza vedere le immagini della RMN, senza sapere nulla della sua sintomatologia e soprattutto senza averla interrogata, ascoltata e visitata. Mostri quindi le immagini della RMN al medico che, dopo averla visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Il ghiaccio ormai, dato il tempo trascorso, ha poco senso. Chieda al medico curante una terapia analgesica più efficace in attesa della visita ortopedica.
Cordiali saluti