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dolore persistente ginocchio

Mia figlia è un'atleta agonista di ginnastica artistica e team gym. È da un anno che lamenta dolori persistenti al ginocchio dx. Ha effettuato una RMN e questo è il risultato: Esame eseguito mediante sequenze TSE, T1 e T2 pesate e PD, con immagini secondo piani multipli. Nei limiti morfologia e segnale delle strutture legamentose del pivot centrale e dei legamenti collaterali. Normale morfologia e segnale delle strutture meniscali. Non significative alterazioni di segnale focali dell'osso a carico delle strutture scheletriche esaminate. Non evidenti alterazioni osteo-condrali. Non si osservano significativi versamenti intrarticolari. Normale morfologia e segnale delle strutture tendinee dell'apparato estensore. Assetto rotuleo conservato ai gradi d'esecuzione dell'esame.

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Replica dell'utente

Buongiorno e la ringrazio per la sua risposta. La bambina è stata ovviamente visitata lo scorso anno dall' ortopedico che ha rilevato una probabile ed iniziale sindrome di osgood schlatter,le ha detto della terapia con ghiaccio e riposo qualora il dolore diventasse più insistente, il dolore che mia figlia ha è proprio sotto la rotula nella parte anteriore in basso del ginocchio. Il problema è che sia che sia ferma un mese che sia ferma 1 giorno questo dolore è continuo quindi ho chiamato l'ortopedico per fare una nuova visita a distanza di un anno e mi ha consigliato di portare la RAM per avere una situazione chiara.


Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza sapere nulla della storia clinica di sua figlia né della sua sintomatologia (dire "dolori persistenti al ginocchio destro" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), senza vedere le immagini della RMN, senza avere interrogato, ascoltato e visitato la ragazza. Le ricordo che il referto RMN non costituisce una diagnosi ma semplicemente la descrizione di ciò che il radiologo ha rilevato guardando le immagini della RMN, anch'egli senza sapere nulla dei disturbi di sua figlia. Aggiungo che non si fa una RMN "per vedere se c'è qualcosa" ma solo su indicazione dello specialista e solo per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. Il referto sembra escludere patologie articolari, ma non si possono escludere patologie extra articolari, anche in considerazione della giovane età e del possibile sovraccarico cui potrebbe essere sottoposta. Il percorso corretto sarebbe stato fare visitare la ragazza da un ortopedico senza aspettare un anno, fare gli accertamenti e poi portargli le immagini in modo da completare la visita, e avere così diagnosi e terapia. Se così è stato (ma non mi pare) gli porti in visione la RMN (non il solo referto) e senta cosa le dice. Se invece la RMN è stata prescritta dal medico di MMG, porti a lui immagini RMN e referto, perché decida se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviare la ragazza a visita ortopedica. Certe volte si fa diagnosi appoggiando un dito nel posto giusto [os]. Mi aggiorni, se lo desidera, citando il consulto n. 5482

Cordiali saluti


 

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Risposta alla replica

Premesso che la scelta di tacere l'antefatto non mi pare che abbia avuto qualche utilità, quando ho scritto "non si possono escludere patologie extra articolari, anche in considerazione della giovane età e del possibile sovraccarico cui potrebbe essere sottoposta" e "Certe volte si fa diagnosi appoggiando un dito nel posto giusto [os]" mi riferivo proprio al m. di Osgood-Schlatter, e per quello ho aggiunto [os].

Presumo che l'ortopedico abbia richiesto una RMN per escludere altre patologie, quindi torni da lui con la ragazza e la RMN, e segua, scrupolosamente, le sue indicazioni. Il trattamento non si risolve stando "ferma un mese" perché, se di Osgood-Schlatter davvero si tratta, è una patologia a carico del nucleo di ossificazione della tuberosità tibiale, ed è espressione di un eccessiva e ripetuta sollecitazione del tendine rotuleo, verosimilmente sproporzionata rispetto alle reali possibilità di sua figlia.

Cordiali saluti