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Piede

Buongiorno, cinque mesi fa ho subito un trauma al pollice del piede destro ho avuto il dito gonfio e viola per alcuni giorni poi il dolore è passato. Due mesi dopo ho iniziato ad avere dolori al collo del piede che si è esteso a tutto il piede, ora ho dolore alla caviglia e all'interno molto forte, non ho il piede gonfio. Due giorni fa ho fatto una Rmn l'esito è stato questo: l'esame documenta edema intraspongiotico sul versante di carico del domo dell'astragalo per condropatia tibio astralgica. Microfocolai di sofferenza dell'osso subcondrale sono apprezzabili anche sul versante calcaneale della sottoastragalica. Diffuso edema intraspongiotico interessa la porzione articolare anteriore dello scafoide tarsale, il cuneiforme mediale e intermedio e la base del 2 e 3 metatarsale e il cuboide. Edema instraspongiotico interessa anche tutto il quinto metatarsale. Versamento endoarticolare di entità media irregolarità del legamento peroneo astragaligo anteriore. Non lesioni dl legamento peroneo astragaligo anteriore peroneo calcaneale e peroneo astragaligo posteriore. I reperti depongono per edema di tipo neoromediato interessante le ossa del tarso e i metatarso,  meritevole di monitoraggio RMN  a medio termine. Condropatia tibio astragalica e sotto astragalica. Che cura mi consiglia??


Il referto descrive la presenza di un quadro di edema della spongiosa di molta parte delle ossa del piede (forse un'algodistrofia?) e di una sofferenza della cartilagine della caviglia tra tibia e astragalo e tra astragalo e calcagno. Non è nemmeno pensabile che solo leggendo un referto RMN si possa esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto (e tanto meno "consigliare una cura"!), senza vedere le immagini della RMN, sapendo poco o nulla della Sua sintomatologia né della Sua storia clinica, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto!) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. 

Cordiali saluti