Buongiorno dottore,mia madre di 87 anni ha eseguito 35 giorni fa Rx rachide dorsolombare in seguito a una lombalgia acuta insorta spontaneamente da circa una settimana. La radiografia ha evidenziato cuneizzazione molto grave di D11. A oggi il dolore è fortissimo la mattina quando passa alla posizione seduta, dice che lungo i fianchi sente come uno spasmo, per un quarto d'ora è veramente da impazzire. La mattina prende 1 gr di **** (che oggi ho sostituito con l'associazione con ****)più 15 mg ****+ **** e la sera 20 mg **** + **** o un fans + ****. È in cura con anticoagulanti per fibrillazione atriale , difosfonati ,vitamina D. Il mio medico dice di passare ai cerotti di ****. Un mio amico ortopedico ha visto la lastra e sapendo la condizione di mia madre non ha consigliato interventi. Io non so più cosa fare, almeno vorrei rassicurare mia madre che il quadro doloroso è normale e che prima o poi le passerà. Grazie se potrà darmi un consiglio
Ovviamente nessun "quadro doloroso è normale" (legga anche qui per capire meglio), per cui in linea di principio, indipendentemente quindi dal caso specifico di Sua madre, concordo con l'atteggiamento del suo medico curante. Non ho elementi per esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la Sua descrizione, tuttavia mi stupisce che a Sua madre non sia stato prescritto un busto a 3 punti, e anche che non segua il comune trattamento non chirurgico delle fratture vertebrali dorso lombari (riposo assoluto a letto per un mese, poi busto tipo C35 con cui alzarsi nel corso della giornata, ecc, -legga qui per averne un'idea-) ma verosimilmente il Suo amico ortopedico Le ha dato tutte le indicazioni del caso anche se Lei non le ha riportate. Io non riesco a dare consigli perché non so nemmeno il tipo di frattura che Sua madre ha riportato: dire "cuneizzazione molto grave di D11" non fornisce nessuna informazione sulla classificazione della frattura, sulla sua scomposizione, sulla sua stabilità, sulla integrità o meno del muro posteriore della vertebra e quindi sui possibili rischi neurologici, ecc., tutte informazioni che si acquisiscono guardando le rx e le immagini della TAC. Le suggerisco di far visitare Sua madre da un ortopedico esperto in Traumatologia (per esempio il dr. Pascarella nell'Ospedale della città che ha indicato nei Suoi dati) per una attenta valutazione del caso. È possibile che l'uso del busto (da mettere e togliere sempre da sdraiata!) riduca sensibilmente il dolore e la necessità di assumere analgesici, per giungere in tre mesi dal trauma alla guarigione della frattura, ma si potrà anche prendere in considerazione una eventuale cifoplastica se il dolore persistesse. È ovvio che il consulto online non può sostituire la visita diretta, per cui quanto scritto qui potrebbe non adattarsi in tutto o in parte al caso di Sua madre. Sarà lo specialista che avrà visitato Sua madre a darLe le informazioni specifiche per la frattura da lei riportata.
Cordiali saluti