Salve, sono una ragazza di 26 anni e da circa due mesi ho dolore al ginocchio sinistro. Ho effettuato una ecografia e mi è stato riscontrato un po' di liquido sinoviale. Dopodichè ho effettuato la risonanza magnetica tre settimane fa. Nella risonanza si legge: "non rilevate significative alterazioni della morfologia e dell'intensità di segnale delle fibrocartilagini meniscali. Nei limiti le formazioni legamentose del pivot centrale, i collaterali e il rotuleo. Edema della plica infrarotulea con aspetti sinovitici aspecifici nella gola e minima evidenza fluida nei recessi sinoviali superiori del comparto esterno. Non rilevanti alterazioni dell'intensità di segnale della spongiosa subcondrale dei capi ossei articolari. Rotula alta in sublussazione esterna, ai gradi di flessione esaminati." È così grave la situazione?? Non mi è stato spiegato molto ma mi è stata consigliata una piccola operazione per risolvere il problema perché altrimenti continuerá a farmi sempre male. Ma prima vorrei avere più pareri. Premetto di non aver avuto un trauma netto al ginocchio, perciò non so quando sia iniziato con precisione il dolore; so solo che da un anno e mezzo ha iniziato a farmi parecchio male e avevo forti difficoltà a camminare, e durante la deambulazione spesso mi cedeva il ginocchio e sentivo come delle scosse che mi impedivano di camminare bene. Ora il dolore invalidante si è trasformato in un forte fastidio che si fa sentire di più quando lo sforzo, per esempio guidando. Faccio nuoto, snowboard ed un po' di ginnastica blanda a casa. Vi ringrazio in anticipo della disponibilità
Il referto descrive in sostanza la presenza di un interessamento di una plica sinoviale, e di un mal allineamento della rotula. Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "ho dolore al ginocchio" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Se bastasse leggere il referto per sapere diagnosi e terapia, ci si dovrebbe chiedere perché il radiologo stesso, che almeno ha visto le immagini della RMN, senza sapere anch'egli nulla della sintomatologia né della Sua storia clinica né del quadro clinico, non le abbia scritte automaticamente al termine del proprio referto. Le ricordo infatti che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Se non è convinta della diagnosi, e di conseguenza nemmeno del programma terapeutico, è corretto "avere più pareri", ma per ottenerli bisogna che si faccia visitare almeno da un altro ortopedico ancor più esperto del primo in chirurgia del ginocchio (portando con sé CD e referto della RMN), perché solo la visita diretta consente di fare la diagnosi, che è l'elemento irrinunciabile per decidere il trattamento appropriato. A distanza non è possibile dire di più. Io non so nemmeno che tipo di intervento Le è stato proposto, ma al nuovo specialista è bene che sappia dire almeno il tipo di intervento e la sua finalità, in modo che Le sappia dire se condivide o no l'indicazione chirurgica.
Cordiali saluti