Buongiorno. Ho un epicondilite da un anno,ho fatto un ecografia un anno fa: lieve lesione del tendine estensore. Ho fatto un ciclo (12 sedute) di ultrasuoni, di elettroforesi, dopo nessun miglioramento sono passata alle infiltrazioni di cortisone (3 cicli da 3), ora l'ortopedico mi vorrebbe sottoporre a intervento chirurgico, visto gli scarsi risultati, dopo aver fatto anche un elettromiografia. Chiedo gentilmente: ho fatto tutto ciò che era da fare? L' intervento è invasivo? Devo consultare un altro medico? dopo un anno posso sperare che il dolore passi senza ricorrere all' intervento? Aspetto con speranza sue risposte. Cordiali saluti
Per prima cosa bisogna essere certi che si tratti di una epicondilite. La diagnosi si fa agevolmente con la visita. Si ricorre al l'ecografia essenzialmente per vedere se ci sono anche delle calcificazioni nel contesto dei tendini, e all'elettromiografia per escludere che si tratti di un intrappolamento del nervo Interosseo Posteriore, patologia che ha alcuni sintomi simili all'epicondilite, ma che richiede un trattamento del tutto diverso. Non conosco i motivi per cui ha eseguito questo esame, né il risultato. Il trattamento iniziale dell'epicondilite che prescrivo io comprende ghiaccio, Hilterapia (oppure Laser Yag), tutore di neutralizzazione, e massaggio trasverso profondo sulle inserzioni tendinee. A fase acuta risolta occorre un ciclo di stretching degli estensori del polso e delle dita. Questo è il protocollo che seguo io, ma non è ovviamente una regola fissa. Le infiltrazioni con cortisone, che costituiscono il passo successivo del trattamento quando persiste il dolore, risultano efficaci soprattutto se eseguite infliggendo l'ago, più volte in ciascuna seduta, nell'osso sottostante alle inserzioni dei tendini; ciò provoca delle microlesioni sanguinanti a cui segue la formazione di tessuto cicatriziale. L'intervento chirurgico viene eseguito in rari casi, e consiste nel distacco dei tendini dalla loro inserzione sull' osso. Prima di pensare all'intervento proverei a insistere sul trattamento non chirurgico. Le suggerisco di farsi visitare da un altro ortopedico, meglio ancora se esperto in chirurgia della mano. Può trovare qui (zoomando sulla mappa) gli Specialisti più vicini, anche se limitatamente a quelli iscritti alla Società, con indicate anche le strutture pubbliche presso le quali lavorano, oppure vedere qui i Centri di Riferimento per la Chirurgia della Mano.
Cordiali saluti