Gentile dott. Donati, un mese fa, per un infortunio al lavoro, ho subito l'amputazione per schiacciamento falange ungueale 3° dito mano sinistra, con vasta ferita e perdita di sostanza cutanea, ungueale e ossea. In anestesia locale, lavaggio, topilette, lembo di scorrimento cutaneo, sutura. Dopo una ventina di giorni sono stati rimossi i punti. Ora però il lembo si presenta necrotico. La mia domanda è: va bene aspettare ancora per capire se la necrosi riguarda solo lo stato epidermico oppure è rischioso? Se le cose non fossero andate bene, quale soluzione rimane? Cordiali saluti, ringraziandola anticipatamente per un suo consiglio.
Purtroppo non è possibile esprimere un parere senza aver visto le reali condizioni del lembo. Se esso è coperto da cute violacea, può essere una temporanea sofferenza che può evolvere sia in una guarigione sia in necrosi; se invece è francamente nero e di consistenza dura come cuoio allora è in necrosi. Difficile dire a distanza il da farsi. In genere preferisco aspettare per capire bene quali sono gli sviluppi, perché a meno che non ci sia una infezione non c'è l'urgenza di asportare la zona necrotica fino a che non si è ben demarcato il passaggio tra tessuto vivo e tessuto morto (in ogni caso la necrosi non può essere solo a carico dell'epidermide perché questa non è vascolarizzata). Il lembo di scorrimento ha il vantaggio di conservare la sensibilità dell'apice del dito, per cui è meglio aspettare se le condizioni locali lo consentono. Se invece si giungesse alla decisione di asportare il lembo necrotico allora si potrà mettere al suo posto un frammento di cute prelevato dal polso o dall'avambraccio : lo svantaggio dell'investimento libero è la perdita della sensibilità. Se ha dubbi può essere utile acquisire un secondo parere facendosi visitare da un ortopedico ancora più esperto del primo in Chirurgia della Mano. Può trovare qui (zoomando sulla mappa) gli Specialisti più vicini, anche se limitatamente a quelli iscritti alla Società, con indicate anche le strutture pubbliche presso le quali lavorano, oppure vedere qui i Centri di Riferimento per la Chirurgia della Mano.
Cordiali saluti