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Dito insaccato

Buongiorno, scrivo perchè circa un mese fa durante una partita di calcio ho subito un trauma al dito anulare della mano sinistra. Il  dito si è gonfiato nei giorni seguenti assumendo un colore violaceo a metà del dito poco sotto l'ultimo polpastrello, con difficoltà a piegarlo; tutti mi hanno detto di stare tranquillo che si sarebbe trattato di un "insaccatura". Ad oggi, a distanza di quasi un mese dall'accaduto, riesco a piegarlo bene e non è più gonfio, né  viola. Il problema è che sento ancora dolore se piego l'ultimo polpastrello lateralmente, oppure quando per sbaglio scontro contro il tavolo o prendo anche una leggera botta. Vorrei sapere se è normale e devo solo aspettare con pazienza, o se devo preoccuparmi che il dito non tornerà più come prima. Ringraziando in anticipo, rimango in attesa di ricevere un riscontro. Cordiali saluti, Simone


Premetto che i  movimenti di una articolazione interfalangea sono solo la flessione e l'estensione,  che corrispondono ai movimenti che si fanno per chiudere la mano a pugno e per aprirla del tutto a dita diritte, non so cosa intenda per "piegare l'ultimo polpastrello lateralmente".  In linea del tutto generale è normale che una articolazione di un dito che abbia riportato un trauma contusivo - distorsivo importante risulti dolente a meno di un mese dall'episodio. Spesso può rimanere una limitazione della flessione, e/o un certo aumento di volume dell'articolazione interessata. Ovviamente immagino che un mese fa si sia fatto visitare in Pronto soccorso e abbia fatto una radiografia in 2 proiezioni (antero-posteriore e laterale), per escludere fratture ma anche distacchi parcellari, talora espressione di lesioni della placca volare. Le suggerisco una visita presso un medico fisiatra per valutare le condizioni attuali e programmare, se necessaria, una riabilitazione mirata. 

Cordiali saluti