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    LA RMN NON SERVE A NIENTE SENZA LA VISITA SPECIALISTICA

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    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

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    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

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    UN “SEMPLICE” INTERVENTO?
    di Lucio Piscitelli

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  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

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Dolore ginocchio podista

Buongiorno, sono un podista di 36 anni. Dopo un allungo in allenamento ho sentito fitta (sensazione nervo che si accavalla)a livello della rotula e diffuso verso parte esterna.(zona bandletta i.tibiale) Dall'episodio sempre dolore durante fase riscaldamento e post seduta (dolore importante nello scendere le scale) Dopo un mese di stop assoluto nel tentativo di ripresa dolore importante dopo pochi minuti. Risentimento anche sotto la rotula e verso la tibia. Effettuata risonanza magnetica da cui si evince: Rotula in asse. Lievemente assotigliata ed a superficie irregolare la cartilagine del rivestimento del condilo femorale esterno. In corrispondenza della tibia e del femore si apprezzano alcune aree ipointense delle dimensioni max di 10mm circa da riferire ad aree di ossificazione (fibromi ossificanti?) Calcificazioni, sotto e laterorotulee. Regolare morfologia ed intensita' di segnale delle fibrocartilagini meniscali, dei tendini e dei legamenti crociati e collaterali. Lieve borsite prerotulea, infra e sottorotulea profonda. Imbizione del punto del punto d'angolo postero esterno. Modico versamento articolare; minima distensione fluida della guaina comune dei tendini gastrocnemio e semimembranoso. Vi ringrazio molto se avete la pazienza di leggermi.Cordiali saluti.


Purtroppo, al contrario di quello che forse Lei pensa, il referto della RMN non costituisce una diagnosi ma semplicemente la descrizione di ciò che il Radiologo ha rilevato guardando le immagini, senza sapere nulla della Sua sintomatologia né della Sua storia clinica. È possibile che il dolore sia causato dalla sofferenza della cartilagine del condilo femorale esterno, ma senza averLa interrogata, ascoltata e visitata nessuno lo potrà affermare.  La RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto) allo specialista che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Nell'attesa sospenda qualsiasi attività fisica. 

Cordiali saluti