Buongiorno, Per vari fastidi ho eseguito quanto in oggetto: Di seguito i referti: Piede piatto bilateralmente soprattutto sx. Alluce valgo bilateralmente reperto maggiormente evidente a sinistra (angolo metatarso-falangeo del I raggio di 34* a sn e 27* a dx) Rapporti articolari conservati. Alterazioni artrosiche a livello degli scafoidi e dei cuboifi-cuneiformi. Rx colonna Atteggiamento scoliotico a S italica del rachide dorso lombare con curvatura dx convessa del tratto dorsale e sn convessa del passaggio dorso-lombare. Ridotte le fisiologiche curvatura sul piano sagittario. Sopraslivellamento di 8 mm della cresta illiaca di destra rispetto alla controlaterale. La linea di piombo sul piano frontale cade 16 mm a sinistra rispetta processo dannoso L5. Sul piano sagittale cade appena ventralmente rispetto allo spazio interrogativo L5-S1. Vorrei sapere cosa significa, come si può o si deve intervenire/procedere. C'è bisogno di intervento chirurgico o "correttori"? Inoltre di notte mi capita se mi appoggio sulla spalla sx di avere delle fitte lancinanti da dovermi alzare e prendere antidolorifico ed inoltre indipendentemente dalla posizione sempre di notte mi capita di svegliarmi sentendomi "tirare" dalla testa fino alle dita del braccio sx con dolore. Cosa può essere? C'è bisogno di ulteriori accertamenti? Grazie
Il referto descrive la presenza di piede piatto bilaterale, di alluce valgo bilaterale, e di una scoliosi a "S" italica. Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto Rx (peraltro trascritto con poca cura), senza vedere le radiografie, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "fastidi vari" non fornisce nessuna informazione sulla loro natura né sulla loro sede, né sulla loro tipologia né sulle loro caratteristiche, né sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.), senza sapere nulla della Sua storia clinica, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Se così non fosse, ci si dovrebbe chiedere perché il radiologo, che almeno ha visto le immagini, senza conoscere nemmeno lui nulla della Sua sintomatologia né della Sua storia clinica, non abbia scritto automaticamente la diagnosi e di conseguenza anche il trattamento appropriato al termine del proprio referto. Qualsiasi accertamento radiologico serve solo ed esclusivamente al medico che, dopo aver visitato il paziente, ha ritenuto opportuno prescrivere, e non certo "tanto per vedere se c'è qualcosa" ma solo ed esclusivamente per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. Mostri quindi le radiografie (e non il solo referto!) al medico che dopo averLa visitata le ha prescritte, perché completi con esse la visita integrandole con quanto emerso dall'esame clinico, e decida il da farsi. Se è stato il Suo medico curante, deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica ortopedica (e in tal caso ricordi di portare con sé le radiografie!)
Cordiali saluti