Buonasera ringrazio anticipatamente per il consulto. Circa 2 mesi e mezzo fa giocando a calcetto a seguito di un contrasto ho violentemente battuto il mio piede sinistro contro la caviglia di un avversario, ho immediatamente percepito dolore anche se non lancinante il piede si è immediatamente gonfiato e ho dovuto cessare l'attività in seguito dopo qualche minuto ho provato a giocare ma non riuscivo a correre. Il mattino seguente il piede nella parte sinistra accanto all'alluce l'alluce stesso e gli altri diti erano molto gonfi tanto da non poter poggiare il peso, l'alluce non si piegava tanto e era presente un pochino di ematoma che piano piano si è spostato sul fondo del piede. Dopo circa una settimana ho abbandonato le stampelle consideri che riuscivo a malapena a infilarmi le scarpe slacciate. Il dolere e il gonfiore si sono pian piano attenuati. La situazione attuale dopo circa 2 mesi e mezzo e che percepisco un po di fastidio all'alluce si piega meno rispetto a quello sano e soprattuto sotto l'alluce nella parte sinistra del piede e ancora abbastanza gonfio.... Cosa devo fare perché il piede torni sgonfio ? Come posso riacquisire la stessa flessibilità di prima ? È quanto tempo devo aspettare prime di poter tornare a giocare
È possibile che questi siano gli esiti di un trauma distorsivo - contusivo importante a carico dell'avampiede. Dal fatto che Lei nel titolo parli di "soprosso" immagino che abbia correttamente fatto una radiografia, che avrà escluso fratture, tuttavia non capisco la sede di questo "soprosso", e mi stupisce che non dica nulla di cosa è stato rilevato al piede, dal Suo medico curante e/o dall'ortopedico del Pronto soccorso. Immagino infatti che, a fronte di un trauma importante, tale da comportare gonfiore e limitazione del movimento dell'alluce dopo due mesi e mezzo, Lei abbia consultato un medico che abbia escluso lesioni ossee e capsulo-legamentose e che Lei abbia fatto, o stia facendo, fisioterapia, perché altrimenti avrebbe poco senso chiedere ora cosa fare senza aver fatto quello che avrebbe dovuto fare subito. Le suggerisco di farsi visitare nuovamente dallo specialista che La sta seguendo perché rivaluti le condizioni del piede e decida il da farsi. Sui tempi per tornare a giocare, la risposta è facile: tornerà a giocare quando il piede sarà completamente guarito, cioè non sarà gonfio e avrà motilità normale. Sarà quindi il Suo medico curante o il Suo ortopedico ad autorizzare la ripresa, cauta e progressiva, dell'attività sportiva al momento opportuno.
Cordiali saluti