Gentile Dott. Donati, vorrei avere un suo parere in merito ad una frattura del polso sinistro che in seguito ad una tac al pronto soccorso hanno così refertato: "Frattura plurifocale sostanzialmente composta metaepifisiaria distale del radio con interessamento della superficie articolare. Frattura dell'apofisi stiloidea dell'ulna". Dopo quattro settimane di gesso così come prescritto dall'ortopedico, ho fatto una radiografia di controllo e il gesso è stato rimosso. Subito dopo ho iniziato la fisiokinesiterapia a domicilio e il fisioterapista guardando la radiografia mi ha detto che la frattura non era ancora consolidata e mi ha raccomandato di non sforzare eccessivamente il polso. Oggi dopo tre settimane di riabilitazione con ottimi risultati e complessivamente 50 giorni dal giorno della frattura posso tornare in palestra e praticare esercizi che coinvolgono il polso come il sollevamento pesi (cominciando gradualmente ovviamente)? Inserisco per chiarezza il link alla tac [testo rimosso] e alla radiografia [testo rimosso]
Premetto che nella pagina che precede il modulo di richiesta del consulto è ben specificato che "Non è consentito inserire link a immagini di qualsiasi genere", per cui ho eliminato il link e non ho visto né tac né rx. Per esprimere un parere su un quadro clinico è indispensabile aver visitato il paziente, aver valutato di persona il polso (aspetto, forma, punti dolenti, motilità in flesso-estensione e in lateralità, stabilità, ecc.) e aver visto le rx attuali o aver tenuto conto delle ultime rx. È quindi il Suo ortopedico a poterLe dire se è guarito e ad autorizzare la ripresa delle attività quotidiane, sia lavorative sia sportive. Ovviamente, come dice Lei, sarà indispensabile usare molta cautela e molta gradualità, sia per il trauma recente, sia per il lungo periodo di astensione.
Cordiali saluti