30/4 ballando faccio movimento rotatorio, mi si blocca il piede ed avverto dolore e forte fitta interno ginocchio zona inserzione menisco mediale.Mi fermo e torno a casa senza problemi,abito 4 p.no ascensore.Sento solo un leggero fastidio; giorno dopo:ginocchio gonfio(6 cm. sia sopra che sotto)+non riesco a deambulare, provo dolore a riposo che si accentua molto sottocarico in zona piatto tibiale.11/5 mi diagnosticano una condrolesione posttraumatica piatto tibiale prescrivendo Tecar e Magnetoterapia.Deambulo con stampelle e uso tutore (KTJ) per controllare rotazione.Con terapie il ginocchio si sgonfia,non ho dolore a riposo ma solo se carico in zona piatto tibiale, specialmente parte centrale.La zona meniscale fa male se premo o se ruoto ginocchio o piego di90°. Lunedi mi vede ortopedico che referta meniscopatia non collegata all’evento traumatico ma a meniscectomia parziale del 1990;mi dice che posso caricare e deambulare; io provo ma dolore ricompare se carico anche poco. RMN:Regolare menisco laterale, omogeneo e con spessore conservato; menisco mediale di spessore ridotto (vedi meniscectomia parziale). Struttura omogenea. A livello dell'apice del corno anteriore in corrispondenza bordo piatto tibiale presenza di cavità geodica di discrete dimensioni circondata da fenomeni di edema osseo in un quadro di lesione osteocondrale.Ridotto spessore cartilagini articolari femoro-tibiali su versante mediale.Integri i legamenti,regolare tendine.Ridotto spessore cartilagini articolazione femoro-patellare su versante mediale.Modica falda di liquido in borsa sottoquadricipitale
È possibile che il dolore sia conseguenza della presenza della lesione osteocondrale, ma, senza averLa interrogata, ascoltata e visitata, non ho elementi per esprimere un parere. Il referto descrive anche la presenza di una iniziale artrosi del comparto mediale del ginocchio, ma non so quali dei suoi, siano i disturbi attribuibili a essa . Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi.
Cordiali saluti