Buongiorno. 3 mesi fa, a seguito caduta, ho rotto il 5° metatarso del piede sx. 30 gg di gesso e 20 gg di scarico totale, poi ho iniziato a camminare, caricando il peso gradualmente. Ho fatto 5 sedute di fisioterapia (la caviglia è sempre stata sgonfia ed il ginocchio a posto). Quando ho iniziato a muovermi di più e nuotare, ho iniziato ad avvertire dolore al ginocchio sx e gonfiore alla caviglia. Sintomi peggiorati, soprattutto il dolore al ginocchio. Oggi ho effettuato una RMN al ginocchio sx, il cui esito è il seguente : "Frattura trabecolare sottocondrale, in fase di stabilizzazione, dell'emipiatto tibiale interno. Non ulteriori alterazioni dell'intensità del segnale del midollo endospugnoso dei segmenti ossei esplorati. Irregolari ulcerazioni superficiali del rivestimento cartilagineo della rotula, più evidente sul versante interno. Regolare il menisco esterno. Frattura del corno posteriore del menisco interno. Nella norma i legamenti crociati e collaterali. Nei limiti i legamenti alari rotulei, bandelletta ilio-tibiale e tendine popliteo. Non versamento articolare. Regolari tendine rotuleo e inserzione distale del tendine del quadricipite femorale". In attesa della visita fisiatrica, potete aiutarmi a capire cosa ho e cosa consigliate di fare per guarire? Grazie. Cordiali saluti.
Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN, senza vedere le immagini della RMN, senza sapere nulla della Sua sintomatologia (dire "dolore al ginocchio" non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione, ecc.) ma soprattutto senza averLa visitata. La frattura segnalata sembrerebbe guarita o in via di guarigione (se questo è il significato di "frattura in fase di stabilizzazione"), ma allora bisogna individuare le vere cause del dolore. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Io non ho nessun elemento per dire "cosa ha (=diagnosi) e tanto meno per dire cosa" fare per guarire ". La Legge e il Codice Deontologico, del resto, vietano espressamente di fare diagnosi on line e di conseguenza anche di prescrivere terapie a distanza.
Cordiali saluti