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Intervento fili kirschner

Salve. Reduce da un brutto incidente stradaleal piede dx ho avuto lussazione tarso-metatarsale a carico del I e II raggio, frattura scomposta e angolata del 3° medio del terzo e quarto metatarso e frattura pluriframmentaria scomposta dell'estremo prossimale del V metatarso. Vengo operato, mi "ricostruiscono" il piede e mi inseriscono 4 fili di Krischner. A distanza di quasi due mesi, il chirurgo estrae tali fili, ma uno di questi, inserito proprio all'interno della ferita di sutura ,al centro della pianta del piede, non viene via! Poichè non è possibile praticare un'anestesia in loco al piede (così mi viene detto) l'unica soluzione è l'intervento chirurgico mediante sedazione (non mi è stato detto che genere di "sedazione" ma solo che non subirò un'astesia totale).  Perciò dovrò effettuare una preospedalizzazione e poi l'intervento per l'estrazione. Domanda: questa è la corretta prassi e/o l'unica soluzione possibile per estrarre un filo da un piede?Possibile che non sia stato fatto nulla affinchè questo filo non si cicatrizzasse internamente? Grazie mille


Il filo di Kirschner è un filo metallico liscio, diritto, rigido, sottile, appuntito a una estremità, che viene infisso nell'osso  per garantire l'immobilizzazione temporanea di una articolazione o la fissazione temporanea di una frattura. Questi fili in genere si lasciano sporgenti dalla cute, per poterli afferrare con una comune pinza da meccanico ed estrarre, senza ricorrere a nuove incisioni. Quasi sempre i fili di K. si sfilano agevolmente (qualche volta addirittura da sé, solo rimuovendo la medicazione) perché sono lisci, quindi non c'è nessuna possibilità che si "cicatrizzino internamente" (è fisicamente impossibile una unione superficie del filo-osso), e infatti gli altri 3 sono stati rimossi agevolmente. Talvolta il filo di K perde la sua forma rettilinea, o perché il chirurgo ha modellato la punta per esigenze tecniche (per esempio per seguire il canale midollare di un osso tubolare,  oppure perché il filo si è deformato successivamente, ad esempio per un carico precoce. In qualche caso, il segmento lasciato all'esterno della cute è molto corto e quindi non consente una presa efficace con la pinza. In qualche altro caso il paziente ha una soglia del dolore molto bassa e sente la trazione necessaria per estrarre il filo come un dolore insopportabile, per cui l'ortopedico decide di non fare soffrire inutilmente il paziente e di ricorrere alla rimozione del filo in sedazione. Non so quale sia fra questi il Suo caso, ma comunque non c'è nessun filo "cicatrizzato  internamente", e di conseguenza non  c'era nulla da fare per evitare un processo inesistente. Anche il fatto che il filo di K. uscisse attraverso la ferita chirurgica è del tutto ininfluente. 

Cordiali saluti