Salve Dottore, vorrei chiedere un suo parere riguardo la questione del dito a martello. Lo scorso venerdì, 4 giorni fa, a seguito di un trauma sportivo subito all'anulare della mano destra, l'ultima falange del mio dito è rimasta piegata. Dopo una visita al pronto soccorso ed una dall'ortopedico dell'ospedale, mi è stato immobilizzato il dito come da protocollo in attesa di vedere tra un mese le condizioni del tendine lesionato. Detto ciò, la domanda che vorrei porle è questa: Secondo la sua esperienza, quale via di guarigione mi consiglierebbe tra quella naturale e quella chirurgica? E quali sono i pro ed i contro di entrambe? Grazie in anticipo della disponibilità.
Può leggere qui le informazioni generiche sul trattamento del dito a martello. Vedrà che l'indicazione chirurgica è limitata ai casi con un frammento osseo abbastanza grande, e soprattutto se la frattura interessa la superficie articolare. Per la rottura sottocutanea del tendine non c'è indicazione chirurgica, date le condizioni precarie dei moncone che non consentono la sutura diretta (come si potrebbe fare nel caso di una sezione del tendine a seguito di una ferita da taglio), per cui i tempi di guarigione sarebbero in entrambi i casi di 6-7 settimane. Faccia attenzione che l'articolazione interfalangea distale (quella che era rimasta flessa) sia SEMPRE atteggiata in iperestensione, e non rimuove MAI il tutore di Stax se non con le cautele descritte nell'articolo. Il tempo di 6-7 settimane è quello che occorre perché il tendine guarisca e le sue fibre abbiano la struttura adatta a garantire la flesso estensione. La rimozione precoce del tutore (o della stecca in iperestensione) può far fallire i sacrifici fatti in quel momento. Questo vale anche per i tentativi che si potrebbe essere spinti a fare prima delle 6-7 settimane vedendo che il dito sembra esteso ma solo per la posizione mantenuta a lungo dal tutore o dalla stecca:è sufficiente piegare il dito una sola volta per fare fallire la cura. In questo caso, trascorsi 2 mesi si può fare un intervento chirurgico per accorciare il tendine che, essendosi allungato, non è in grado di estendere l'ultima falange. Le suggerisco di farsi visitare in ogni caso da un ortopedico esperto in chirurgia della mano. Può trovare qui (zoomando sulla mappa) gli Specialisti più vicini, anche se limitatamente a quelli iscritti alla Società, con indicate anche le strutture pubbliche presso le quali lavorano.
Cordiali saluti