Salve, circa 40 giorni fa ho dato un forte calcio con la parte interna del piede sinistro contro un mobile, rimediandone una forte contusione. Sin da subito ho avvertito grande dolore, non riuscendo né a poggiare né a piegare il piede, che intanto si era un po gonfiato. Ho eseguito qualche giorno dopo un'ecografia muscolo tendinea al piede, che ha mostrato "segni di tenosivite di modica entità a livello del tendine tibiale anteriore e dell'estensore dell'alluce", con una "minima imbibizione edematosa dei tessuti molli nelle zone declivi". Dopo 20 gg ho fatto RM del piede, in cui "sono riconoscibili focolai di sofferenza dell'osso subcondrale, che interessano la faccia anteriore/distale dell'osso navicolare e la faccia prossima del I cuneiforme"; "segni di edema osseo intraspongioso in corrispondenza del versante plantare del cuneiforme laterale". Riporta anche che è "normale la visualizzazione del legamento peroneo-astragalico anteriore con presenza di una minima quota fluida articolare". Poi ho fatto RX al piede, dopo altri 10 giorni, che "non mostra alterazioni scheletriche traumatiche di evidenza radiologica attuale"; "nella norma i rapporti articolari e la densità dei tessuti molli periarticolari". Nel risultato dell'Rx, dalle immagini si vede qualcosa di strano in corrispondenza dell'osso dolorante che va dalla caviglia all'alluce, quasi una escrescenza dell'osso nella parte inferiore, di cui però non viene fatta menzione nel referto. Vorrei sapere cosa pensa che possa essere successo al mio piede e se l'esame radiologico vada ripetuto per la caviglia. Saluti
Non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la Sua descrizione e qualche frammento di referto, senza vedere le immagini della RMN né le radiografie, ma soprattutto senza averLa visitata. Non conosco nemmeno il motivo per cui ha fatto le Rx a 10 gg dalla RMN, ma sicuramente lo conosce il medico che La segue e che ha prescritto i vari esamii. Le ricordo che qualsiasi accertamento radiologico non serve MAI al paziente, che ovviamente non ha gli strumenti per servirsene, ma serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al medico che, dopo aver visitato il paziente, ha ritenuto opportuno prescrivere questo esame, e MAI "tanto per vedere se c'è qualcosa", ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta. Io non ho nessun elemento per per sapere cosa sia quel "qualcosa di strano" : escludendo che possa averlo rilevato lei, o qualcun altro che non sia un medico, è compito del medico che se ne è accorto accertare di cosa si tratta, e lo può fare da solo, se ne ha competenza, oppure La dovrà inviare a un altro specialista che possa chiarire di cosa si tratta. Cominci quindi mostrando le rx al Suo medico, poi sarà lui ad accompagnarla nel percorso più idoneo.
Cordiali saluti