Gentile Dottore, premetto di soffrire un po' di ansia nell'ultimo periodo. Inoltre mi vergogno un po' a parlare di questo problema: un paio di mesi fa circa col mio ragazzo, durante un momento di intimità ci siamo lasciati trasportare dal momento e abbiamo effettuato un gioco sessuale, ovvero lui ha inserito la parte di una penna nel mio ano. Stiamo insieme da 5 anni e questa cosa era già successa un'altra volta qualche anno fa. La prima volta non mi sono posta il problema, questa volta invece sono stata assalita dall'ansia in quanto ho paura che un pezzettino di materiale possa essere rimasto dentro. Non abbiamo controllato sul momento, il mio ragazzo sostiene di no, ma non riesco a tranquillizzarmi non avendo controllato di persona. Dopo circa 3 settimane dall'evento ho avuto un virus intestinale e da dopo 2 settimane fino ad oggi (ancora in corso) soffro di una serie di disturbi che il mio medico curante ha classificato come sindrome cervicale. Potrebbe il tutto essere connesso? So che sono passati 2 mesi, ma ho letto di persone che hanno da anni oggetti estranei senza presentare problemi. Mi scuso se potrò sembrare ridicola, ma sono davvero spaventata anche perché non ho idea di come funzioni il corpo umano in questo caso e leggendo da sola online non ho fatto che aumentare l'ansia. Grazie in anticipo!
Premesso che nell'intimità due adulti consenzienti possono fare tutto ciò che entrambi desiderano, per cui non ci sono motivi di vergogna, devo dire che vi sono negozi specializzati che vendono sex toys specifici che sono preferibili a oggetti che possono lasciare "pezzettini di materiale", e che quindi eliminano motivi di ansia supplementare. Se per "sindrome cervicale" intende dolore e fastidio al collo, escludo con certezza che vi siano legami tra essa e il pregresso gioco sessuale. Se qualcosa fosse rimasto temporaneamente nel retto presumo che se ne sarebbe accorta per l'insorgenza di fastidio e dolore, senza contare che verosimilmente sarebbe stato eliminato con la diarrea. È ovvio che a distanza non ho tutti gli elementi per tranquillizzarla in modo soddisfacente, per cui se ha ancora dei dubbi ne parli con il Suo medico curante, che è il Suo primo punto di riferimento per qualsiasi problema di salute.
Cordiali saluti