Salve, sono una ragazza di 22 anni e 12 giorni fa, a causa di una piccola buca non vista durante una passeggiata, ho subito una brutta distorsione. Sono andata al pronto soccorso e le radiografie non hanno rilevato fratture. Terapia: 5 giorni di riposo, ghiaccio, gel antidolorifico e fans al bisogno. Dopo 10 giorni la situazione non è per niente migliorata anzi riesco a muovere solo le dita e ho dolore costante. Quindi mi reco di nuovo in ospedale e l'ortopedico del pronto soccorso mi prescrive una risonanza magnetica. Ho appena ricevuto il referto. Potreste aiutarmi a capire la gravità? Mi hanno sottovalutato il problema inizialmente? Grazie mille davvero RM Caviglia/piedeDx Si documenta abbondante versamento articolare con tumefazione edemigena dei tessuti molli periarticolari. Iperintensita di segnale dei legamenti peroneo astragalico anteriore e del tibio peroneale senza lacerazioni Edema del ligamento deltoideo. Lesione osteocondrale del domo astragalico sul versante più mediale. Circoscritto focolaio edemigeno é apprezzabile a carico del apice peroneale. Modesta quota fluida in sede attigua all' inserzione calcaneare del tendine achilleo.
Il referto descrive la presenza dei segni di un trauma distorsivo importante, senza segni di lacerazione dei legamenti, e di una lesione che interessa cartilagine e osso sottostante nella superficie dell'astragalo che si articola con la tibia. Questo è tutto ciò che si può dire leggendo un referto RMN. È comunque, come sempre, indispensabile vedere le immagini della RMN, anche per cercare di capire se il focolaio osteocondritico è imputabile al trauma recente o se è preesistente, magari per un precedente trauma, e per valutarne estensione e gravità. Le ricordo infatti che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non il solo referto!) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Per quanto riguarda la presunta sottovalutazione, non mi pare che, dalla Sua descrizione, questa sia ipotizzabile. Anzi, in genere si ricorre alla RMN dopo un intervallo maggiore dal trauma, perché è abbastanza normale che il dolore si protragga per 2-3 settimane. A 12 gg dal trauma lo specialista valuterà il trattamento appropriato e soprattutto deciderà come procedere poi per il focolaio osteocondritico, che in ogni caso non va trascurato.
Cordiali saluti