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    LA RMN NON SERVE A NIENTE SENZA LA VISITA SPECIALISTICA

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    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

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    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

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    UN “SEMPLICE” INTERVENTO?
    di Lucio Piscitelli

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Ernia discale

Gentile dottore, sono un ragazzo di 26 che circa 1 anno fa attraverso una risonanza rilevo il seguente problema: Alterazione della statica per parziale perdita della fisiologica lordosi. Ridotti il segnale e l'ampiezza del disco intervertebrale in L5-S1  con evidenza a tale livello di una voluminosa ernia discale posteriore mediana e paramediana bilaterale più evidente a destra che impronta il sacco durale e le strutture nervose incanalato. Minima.protrusione discale posteromediana in L4-L5. Dopo aver fatto un ciclo di iniezioni di ozonoterapia riscontro quest altro verdetto:  Ernia discale posteriore mediana e paranediana sinistra è presente in L5 - S1 con impronta sulle strutture nervose incanalato. Altra piccola ernia discale posteriore mediana e paramediana sinistra è presente in L4-L5 con impronta sul sacco durale. Modeste protusioni discali posteriori a sede prevalentemente mediana si osservano in L2-L3  e L3-L4. Segni di flogiosi delle limitanti stomatiche in L5-S1. Mi chiedo, notando una differenza tra i due risultati, cosa mi consiglia di fare adesso? Grazie per l'attenzione


Occorre assolutamente fare alcune premesse.  1) La RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico (legga anche qui per capire meglio) .  2) Il referto della RMN non costituisce una diagnosi ma semplicemente la descrizione di ciò che il Radiologo ha rilevato guardando le immagini della RMN , senza sapere nulla della Sua sintomatologia né della Sua storia clinica. 3) Per confrontare due RMN successive è indispensabile confrontare le immagini della RMN e non certo due referti.  Detto questo, non è assolutamente possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN , senza sapere nulla della Sua sintomatologia né della Sua storia clinica, senza vedere le immagini della RMN, ma soprattutto senza averLa interrogata, ascoltata e visitata. Non so nemmeno perché abbia fatto un'altra RMN.  I dischi intervertebrali alterati, da L2 a S1,  non torneranno mai più normali, né le protrusioni scompariranno né scomparirà l'ernia del disco. E tutto ciò anche in assenza di disturbi. Nella migliore delle ipotesi potranno diminuire di dimensioni le protrusioni e l'ernia per la naturale disidratazione. Poiché qualsiasi accertamento radiologico non serve MAI al paziente , che ovviamente non ha gli strumenti per servirsene , ma serve SOLO ED ESCLUSIVAMENTE al medico che l'ha prescritta , e MAI "tanto per vedere se c'è qualcosa ", ma SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per confermare o escludere un'ipotesi diagnostica oppure per approfondire una diagnosi già fatta, per sapere cosa fare adesso bisogna che mostri le immagini delle RMN (e non i soli referti!) al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. 

Cordiali saluti