Salve. Da tc rachide e speco vertebrale-tratto lombosacrale e sacrococcigeo tc del bacino e/o articolazioni sacro-iliache dal referto è stato sudiato il rachide dal piatto somatico inferiore di L1 sino alla sinfisi pubica. Atteggiamento scoliotico sinistro-convesso del rachide lombare. Nei limiti di norma l'ampiezza del canale spinale. Modesti fenomeni degenerativo-artrosici, meglio evidenti nel tratto L4-S1. Protrusione discale ad ampio raggio con impronte sul sacco durale. Severa disomogeneità osteostrutturale del sacro sul versante con l'ala iliaca destra, di significato sostitutivo secondario. Angioma di circa 2cm su L4 e di circa 1cm su L2. In merito alla disomogeneità mi devo preoccupare perché devo fare ancora esami del sangue per marcatori e PET. Il dottore che ha refertato mi ha detto che sospetta tumore, ma può essere una forte infiammazione e o frattura per caduta, lei in base a questo referto cosa capisce? Da premettere che avevo fatto prima una risonanza magnetica dove evidenziava a carico del versante sacrale la presenza di vasta area di alterato segnale nettamente ipointensa in t1 ed iperintensa in t2 e stir nel cui contesto si riconosce irregolarità della trabercolatura ossea con verosimile interruzione della corticale e disomogeneità del muscolo adiacente. Grazie per un suo parere
È ovvio come non sia possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN /TAC senza vedere le immagini. Se il radiologo sospetta un tumore probabilmente la sua esperienza e la visione delle immagini gli hanno fatto fare questa ipotesi, ma io a distanza non ho sufficienti elementi per dare pareri fondati. Sicuramente le caratteristiche della lesione come descritte fin dalla RMN suggeriscono di approfondire le indagini in tempi brevissimi, meglio ancora se sotto la supervisione di un ortopedico esperto nel trattamento dei tumori ossei: preferisco che sia uno specialista di questo genere a dirmi "sta' tranquillo è una infezione" piuttosto che un ortopedico che non abbia esperienza diretta sul trattamento dei tumori ossei. Non conosco le possibilità presenti nel suo territorio ma non escluderei la possibilità di rivolgersi subito a un ortopedico esperto nel trattamento dei tumori ossei, anche se questo richiedesse un viaggio: anche la semplice biopsia deve essere eseguita con particolari attenzioni per evitare di disseminare cellule tumorali (se mai di questo si trattasse) e per poter rimuovere chirurgicamente, nel caso che poi risultasse necessario un intervento, il tramite utilizzato per il prelievo. Vi sono centri importanti nelle maggiori città (Napoli, Firenze, Roma, ecc.), tuttavia il mio punto di riferimento è il dr. Gasbarrini del Rizzoli di Bologna a cui io stesso mi affiderei con totale fiducia e tranquillità, e che le consiglio di contattare. Una seconda possibilità potrebbe essere il Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria (PA), dove lavorano ottimi ortopedici dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che sono comunque in collegamento continuo con Bologna. Si consulti in ogni caso con il Suo medico curante in modo da pianificare un percorso diagnostico il più rapido possibile che consenta poi, di conseguenza, il miglior trattamento terapeutico possibile. Mi tenga aggiornato se lo desidera citando il consulto n. 4552.
Cordiali saluti