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    LA RMN NON SERVE A NIENTE SENZA LA VISITA SPECIALISTICA

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    ERNIA DEL DISCO

    Intervista alla Radio  del 20/2/2014

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    DOLORE, NON TI SOPPORTO PIU'!

    Lo dice la Legge 38/2010

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    di Lucio Piscitelli

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  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

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trauma caviglia sinistra

Salve, ho 67 anni, maschio, in buona forma fisica. Giocando a tennis ho avuto un trauma conseguente ad un appoggio traumatico del piede sinistro; esito: dolore intenso al collo del piede, con impossibilità di estensione dello stesso, gonfiore della caviglia. Sono rimasto inattivo per circa un mese, pensando di essere guarito ho praticato tennis e questa volta mi son dovuto fermare per dolore lancinante alla stessa area del piede sin descritta prima. Ho fatto quindi una RMN che ha evidenziato quanto segue: L’indagine documenta area di condropatia sul margine articolare laterale del domo dell’ astragalo, con estensione superficiale di circa 1 cm, e segni di rarefazione-edema della spongiosa subcondrale. Nella norma il versante articolare tibiale. Areola di rarefazione intraspongiosa del malleolo tibiale. Irregolarità della corticale del profilo anteriore del malleolo peroneale per verosimili esiti traumatici. Si associano esiti di lesione parziale del legamento peroneo-astragalico anteriore. Assenza di attuale versamento articolare. Piccola spina calcaneale inferiore. Non si evidenziano lesioni dei tendini periarticolari; note di tendinosi del tibiale anteriore. Edema sottocutaneo sul comparto anteriore ed in sede perimalleolare prevalentemente mediale. Cosa mi consiglia di fare. Grazie per l'attenzione 


Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo un referto RMN. Bisogna valutare clinicamente la caviglia sia per quanto riguarda la stabilità sia per quanto riguarda le lesioni descritte nel referto della RMN, soprattutto la lesione a carico della cartilagine dell'astragalo. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. La sola cosa che posso suggerire è di mostrare le immagini della RMN al medico che, dopo averLa visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento, perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il Suo medico curante, questi deciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarLa a visita specialistica presso un ortopedico esperto in chirurgia del piede e della caviglia. 

Cordiali saluti