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  • Dr. Umberto Donati iscritto a Medicitalia.it | il motore di ricerca dei medici italiani

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intervento 5 metacarpo

Gentile dott. Donati le faccio presente che ho una frattura del V metacarpo con monconi angolati. Al pronto soccorso l'ortopedico mi ha consigliato l'intervento chirurgico con inserimento di un filo di Kirschner nel canale midollare dicendo che il problema si sarebbe risolto tranquillamente. Un chirurgo della mano che conosco che lavora in un'altra azienda ospedaliera mi ha sconsigliato l'intervento chirurgico perchè l'inserimento del filo nella midollare della distale oltre che difficile da inserire distruggerebbe la midollare. Potrebbe causare pseudoartrosi. Per cui le chiedo avendo adesso il braccio ingessato se mi consiglia l'intervento o meno sulla zona perchè? Grazie per la collaborazione. 


Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la sua descrizione senza aver visto le condizioni del metacarpo, in particolare il livello di frattura, il suo decorso (trasverso, obliquo, spiroide), la presenza di frammenti e le loro dimensioni. In chirurgia non esistono interventi con cui "i problemi si risolvono tranquillamente",  perché non esistono interventi banali e le complicazioni possono manifestarsi sempre e bisogna sempre tenerne conto. D'altra parte non capisco cosa voglia dire che "l'inserimento del filo nel moncone distale è difficile" né,  ancor meno,  che "il filo potrebbe distruggere la midollare". Premesso che la terminologia riportata non è usualmente utilizzata in Ortopedia, preferisco pensare che lei e il suo amico non vi siate capiti bene. La sola cosa che posso condividere è il rischio di pseudoartrosi, soprattutto se la tipologia della frattura non è adatta all'impiego dei fili di K. o se questi non sono infissi in modo tale da garantire la stabilità della frattura. Attualmente sono disponibili placche molto sottili  e viti molto piccole, specifiche per essere usate nelle piccole ossa della mano. Il vantaggio dell'intervento consiste in una migliore riduzione della frattura, nella sua stabilizzazione immediata, in una più precoce mobilizzazione e quindi un migliore e più rapido recupero della funzione. Le suggerisco di acquisire un secondo parere facendosi visitare da un altro ortopedico esperto in chirurgia della mano. Può trovare qui, zoomando sulla mappa, gli Specialisti più vicini, anche se limitatamente a quelli iscritti alla Società, con indicate anche le strutture pubbliche presso le quali lavorano. Negli ospedali della città che ha indicato ci sono molte possibilità. 

Cordiali saluti