Buongiorno Dottore, sono una paziente di 60 anni con due pregressi linfomi di Burkitt, nel 1987 (trattato con chemioterapia e nel 2012 con chemioterapia e trapianto autologo. Meno di un mese fa ho eseguito la RMN total body per il controllo della malattia in luogo della PET (l'ultima fatta nel marzo 2016). Sembra tutto a posto ma il referto riporta in ultimo paragrafo "Si segnalano multiple piccole aree focali di alterato segnale localizzate nella spongiosa ossea di entrambe le ossa iliache all'altezza dei settori distali delle sincondrosi sacro-iliache, piuttosto simmetriche, e in entrambi i femori all'altezza del tratto intertrocanterico e della metafisi prossimale di destra, tutte con dimensioni di poco inferiori al cm e morfologia irregolare, tendenzialmente oblunga, con segnale in gran parte di tipo fluido e dotate di sottile orletto sclerotico senza segni di aggressività nè di edema della spongiosa ossea circostante e che subiscono un lieve ed irregolare enhancement contrastografico con caratteristiche piuttosto aspecifiche che possono essere ascrivibili all'esito di piccoli infarti ossei, meritevoli comunque di un controllo a distanza per verificarne la stazionarietà e cogliere eventuali modificazioni". L'ematologa che mi segue in follow up consiglia di ripetere la risonanza a 8 mesi perchè trattasi comunque di esiti; è possibile che tale situazione non sia stata captata dalle PET fatte in precedenza? mi devo preoccupare? Grazie mille.
Purtroppo non ho elementi per esprimere un parere e tanto meno per confrontare due esami senza averli visti. Ne parli con l'ematologa, che invece ha preso visione di entrambi. Oppure mostri entrambi gli esami a un altro Radiologo di provata esperienza per acquisire un secondo parere ancor più autorevole. I "piccoli infarti ossei", se di questo si tratta, non destano preoccupazione ma la sola descrizione non consente a chi legge di capire di cosa si tratta.
Cordiali saluti