Gentile Dottore, sono una donna di 50 anni e soffro da 15 di dolori diffusi in tutto il corpo con formicolii, bruciori, debolezza degli arti, sensibilità al tatto e a volte mi blocco con la schiena , ho effettuato la RMN con il seguente esito: Rettilineizzazione del tratto cervicale con perdita della fisiologica curvatura lordosica. Assenza di significative immagini da riferire a protusioni discali. Fusione incompleta dei corpi vertebrali C7-D1 note di artrosi somatica ed interapofisaria. Canale vertebrale di regolare ampiezza. Assenza di zone patologiche di alterato segnale a carico del midollo del tratto esplorato; ernia discale poteriore mediana e paramediana a livello dello spazio intersomatico L4-L5 che impronta il sacco durale. Protusione discale posteriore, mediana e paramediana a livello dello spazio intersomatico L5-S1, che impronta il sacco durale. Assenza di ulteriori significative immagini da riferire a protusioni discali. Fenomeni di disidratazione dei dischi L4-L5 e L5-S1. Note di artosi somatica ed interapofisaria. Canale vertebrale di regolare ampiezza, cono midollare a L1. Saltuariamente effettuo sedute di fisioterapia e assumo sotto consiglio del medico di famiglia [testo rimosso]. Chiedo cortesemente un parere ed un consiglio terapeutico
Il referto descrive la presenza di appianamento della lordosi fisiologica (spesso ciò è conseguenza della posizione durante l'esecuzione dell'esame o della presenza di dolore al collo), di una fusione tra i corpi di C7 e D1, di artrosi cervicale e lombare; di discopatie L4-L5 con ernia del disco, e L5-S1 con protrusione discale. Questo è tutto ciò che si può dire leggendo un referto copiato; non è pensabile che si possa esprimere un parere su una RMN senza sapere nulla della sua storia clinica né della sua sintomatologia (elencare disturbi sparsi non fornisce nessuna indicazione sulla loro effettiva sede, sulla loro tipologia, sulle loro caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e remissione, ecc.), senza vedere le immagini della RMN e senza averla interrogata, ascoltata e visitata. Le ricordo che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Mostri quindi le immagini della RMN (e non solo il referto) al medico che, dopo averla visitata, ha ritenuto opportuno prescrivere questo accertamento ,perché completi con esse la visita e decida il da farsi. Se è stato il suo medico curante, questideciderà se farsi carico egli stesso di diagnosi e terapia o se inviarla a visita specialistica ortopedica. Quanto al "consiglio terapeutico", nel sito è ben specificato che il consulto online non sostituisce la visita diretta, e la informo che la Legge e il Codice Deontologico vietano espressamente di fare diagnosi online e di conseguenza di decidere trattamenti a distanza. Nessun professionista serio darebbe consigli terapeutici a un paziente sconosciuto solo leggendo un referto RMN.
Cordiali saluti