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Spondilodiscite

Gentile Dottore, ho ormai da sette anni un dolore in zona lombare legato a una discopatia in zona L4-L5, con dolori periodici ormai cronici, molto forti, che si palesano come una pseudo-sciatalgia bilaterale e nella fase infiammatoria mi impediscono una vita normale. Ho tentato varie cure non risolutive. Ho consultato anche due reumatologi, il primo dei quali mi ha diagnosticato una spondiloartrite sieronegativa non radiografica (e non confermata nella tipizzazione dell’HLA); il secondo ha contestato la diagnosi parlando di sacroileite. Un ortopedico mi ha detto che non ho sacroileite e così un fisiatra. Non c’è dunque una diagnosi univoca. Avendo avuto di recente una tonsillite, ho assunto l’antibiotico (Zimox – erano oltre dieci anni che non ne prendevo) e i dolori sono passati. Dopo due settimane di cura antibiotica, mi sono sottoposta a un’emocoltura e sono risultata positiva alla presenza dello stafilococco epidermidis. A distanza di un solo giorno dalla sospensione della cura antibiotica, il mal di schiena è tornato. Mi chiedo se il mio sia, dunque, un problema batterico, dunque una spondilodiscite batterica.


Purtroppo non è possibile esprimere un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la sua descrizione, senza conoscere la sua storia clinica né la sua sintomatologia (dire "dolori molto forti" e "come una pseudo-sciatalgia"   non fornisce nessuna informazione sulla reale sede del dolore, sulla sua tipologia, sulle sue caratteristiche, sulle modalità di insorgenza e di remissione ecc) senza vedere rx, TAC e RMN che sicuramente in 7 anni avrà eseguito, ma soprattutto senza averla interrogata, ascoltata e visitata. La diagnosi di spondilodiscite si fa ricorrendo a sintomi  che la fanno sospettare e ad accertamenti mirati (esami di laboratorio, TAC, RMN, ecc) che possono confermare o escludere l''ipotesi, e non certo provando a somministrare un antibiotico a caso, senza contare l' assenza di febbre (visto che non ne ha fatto cenno)  e di dolori importanti persistenti e ingravescenti (e non certo "dolori periodici"), tanto più per 7 anni. È ovvio che, come ho già detto, non è possibile fare nessuna diagnosi di nessun tipo a distanza, senza averla interrogata, ascoltata e visitata, senza aver visto rx, TAC, RMN  ed esami di laboratorio. Le suggerisco di farsi visitare da un ortopedico esperto in chirurgia vertebrale, che al termine dell'esame clinico e dopo aver visionato tutti gli esami, deciderà se e  quali accertamenti siano necessari, dopo di che potrà con essi completare la visita e decidere il da darsi.

Cordiali saluti