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spalla dolorosa

Buongiorno, da qualche mese soffro di un fastidio alla spalla all'interno della scapola, che mi rende difficile abduzione e sta riducendo sensibilmente la forza del bicipite. il dolore si fa più intenso quando sollevo il braccio. Un mese fa è peggiorato notevolmente dopo aver montato un mobile, causa lo sforzo di avvitare le ante. Ho eseguito una ecografia alla spalla: "ispessimento e disomogeneità del tendine del capolungo del bicipite con edema peritendineo come per tenosinovite. iporappresentati i piani adiposi in sede subacromiale. non alterazione della borsa S.A.D.. Assenza di versamento articolare." Il mio medico ritiene non sia un problema ortopedico, alla luce dell'ecografia, in quanto una piccola alterazione non giustifica il dolore e la riduzione di forza e mobilità e mi ha prescritto una visita neurologica con emg e eng per sospetta plessopatia brachiale. Lei ritiene, in base ai pochi elementi che le ho potuto fornire, che possa essere definitivamente scartata l'ipotesi di un problema ortopedico e di proseguire quindi con un consulto neurologico? o sarebbe opportuna una visita ortopedica per approfondire la situazione? Grazie, saluti


Purtroppo "i pochi elementi" forniti sono davvero insufficienti per rispondere, senza contare che per esprimere un parere è indispensabile averla interrogata, ascoltata e visitata. Per fare un esempio, se dicendo "all'interno della scapola" lei si riferisce alla zona compresa fra scapola e colonna vertebrale, si potrebbe pensare anche a una irritazione delle radici nervose C5-C6, che potrebbe ostacolare l'abduzione del braccio, ma visto che parla solo di minor forza al bicipite, che essenzialmente flette il gomito, questo è compatibile con la tenosinovite descritta nell'ecografia, senza contare che in caso di radicolopatia sollevare il braccio spesso consente di ridurre il dolore; tuttavia i suoi disturbi potrebbero essere legati a problemi della cuffia dei rotatori, e non lo si può certo escludere solo leggendo il referto della ecografia, che non è sicuramente l'esame più specifico. Partendo dal concetto che non si cerca la diagnosi facendo esami diversi finché non si trova qualcosa, io, per quello che scrive, sarei propenso a fare una visita ortopedica in tempi brevi: sarà poi lo specialista, dopo averla visitata, a decidere se il problema è articolare/tendineo oppure neurologico, e quindi a orientarsi verso gli accertamenti più opportuni e poi, in base a questi, decidere se il problema richiede la partecipazione di uno specialista diverso. Però questo è il parere che posso dare io solo leggendo la sua descrizione, ma sicuramente il medico, che l'ha visitata, ha più elementi di me e, se sospetta addirittura una plessopatia brachiale, evidentemente ha riscontrato segni clinici che fanno pensare a questa possibilità. A questo punto posso solo suggerire di seguire le indicazioni di chi davvero conosce il suo quadro clinico; sarà il neurologo, una volta escluse patologie di sua competenza, a suggerire la visita ortopedica. Mi tenga aggiornato, se lo desidera, citando il consulto n. 5189.

Cordiali saluti