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Rottura tendine distale bicipite

Buonasera mi è stata riscontrata tramite RMN la lesione trasversa completa dell'inserzione radiale del muscolo bicipite omerale con retrazione delle fibre del tendine il cui capo distale risulta disposto a circa 6 cm dalla piega del gomito. A seguito di un consulto ortopedico mi veniva sconsigliato l'intervento perché essendo passati 12 giorni adesso 14 la lesione veniva definita cronica e di conseguenza con possibili complicanze post operatorie di natura neurologiche con possibilità di perdere anche se momentaneamente 2/3 mesi la funzionalità della mano; di conseguenza ad oggi era più dannoso l'intervento che il non intervenire.Io vorrei sapere se l'eventuale intervento comporta effettivamente quel rischio e se comunque mi faceva riacquistare il 100% della forza e funzionalità ..cosa che invece sembrerebbe certa senza intervenire chirurgicamente. Io sono uno sportivo pratico attività fisica per almeno 5 volte la settimana e ho la passione di andare in moto quindi vorrei sapere se posso in futuro continuare questi miei hobby o sapere avendo una limitazione del genere a a cosa devo rinunciare e se la forza si può recuperare oppure no, e come ultima cosa se il bicipite non essendo più ancorato all'osso perderà la sua funzionalità o sopperiranno altri muscoli in suo aiuto? Grazie per l'attenzione accordatami


La rottura completa del tendine distale del bicipite brachiale si diagnostica clinicamente con molta facilità, sia per l'ecchimosi alla piega del gomito, sia per l'impossibilità di apprezzare con il dito la salienza del tendine. La RMN ha più lo scopo di valutare, se la lesione è parziale, la quota di tendine residuo, per decidere se il caso è chirurgico.

In caso di lesione completa, poiché il movimento di flessione del gomito e di rotazione esterna dell’avambraccio e della mano (supinazione) è notevolmente compromesso con una perdita di forza del 30-40%, il trattamento è chirurgico e consiste nel reinserimento del tendine alla tuberosità del radio. Si può utilizzare una tecnica con un solo accesso oppure con due accessi. Il tendine viene reinserito nella sua sede originaria. Il tempo di intervento è di circa 50-60 minuti. I risultati migliori si ottengono nelle lesioni che vengono operate entro il 10-12 giorni dalla rottura. Dopo l’intervento si usa una valva con gomito flesso a 90° per qualche giorno, poi, seguendo un preciso protocollo, si iniziano a compiere esercizi di flesso estensione evitando di estendere completamente il gomito. Dopo un mese circa il movimento può essere aumentato in estensione progressivamente. Il ritorno alle normali attività può avvenire intorno ai due mesi, ma per le attività pesanti si devono attendere circa sei mesi per consentire alla cicatrice di rinforzarsi.

I risultati dell’intervento sono ottimi in oltre il 95% dei casi operati, con ripresa completa della funzione del braccio. Nei soggetti oltre i 65-70 anni di età che hanno richieste funzionali ridotte l’intervento è meno indicato. L’indicazione all’intervento deve sempre tenere conto delle condizioni generali del paziente, delle sue aspettative e necessità funzionali. Poiché l’intervento è di rapida esecuzione (meno di un’ora di durata), con pochi rischi e complicazioni, ma con ottimi risultati in un’altissima percentuale dei casi e in tempi brevi, è certamente indicato nei giovani e in generale nei soggetti attivi e sportivi. La complicanza neurologica più temuta della riparazione distale del tendine del bicipite è la lesione del Nervo interosseo Posteriore (NIP), meglio evitabile con una tecnica chirurgica che preveda un doppio accesso. IL NIP è un nervo motorio puro, che innerva i muscoli estensori delle dita e del pollice, l'estensore ulnare del carpo e il supinatore. La lesione del NIP è stata segnalata fino al 5% dei casi di riparazione del bicipite distale utilizzando una singola incisione anteriore. Fortunatamente, la maggior parte sono neuroaprassie che in ultima analisi recuperano spontaneamente. L'intervento è eseguibile anche a distanza di tempo maggiore, ma ovviamente più tempo è trascorso e più impegnativa è la riparazione del tendine, anche in considerazione della retrazione del tendine. 

Le suggerisco di farsi visitare domani stesso da un ortopedico esperto in chirurgia della spalla e del gomito, che sia in grado di affrontare il suo problema, e che le prospetti le possibilità terapeutiche nel suo caso specifico, che io a distanza non posso conoscere né quindi valutare. Non perda altro tempo. 

Cordiali saluti