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Frattura tibia dx

Salve, a seguito di una frattura scomposta pluriframmentaria alla tibia dx mi hanno impiantato un chiodo endomidollare con 2 viti di fissaggio. Dopo un mese di febbre con temperature sempre più preoccupanti sono stata nuovamente ricoverata e trattata con antibiotici endovena con i quali sembrava risolto il problema. Dopo qualche mese mi sono usciti dei rigonfiamenti al centro della gamba sotto al ginocchio. Per escludere che ci fosse un osteomielite l’ortopedico mi ha prescritto analisi del sangue che sono uscite negative tranne che per un numero superiore di globuli bianchi rispetto alla norma. Dopo di che ho trattato con una cura antibiotica e con cortisone il rigonfiamento che è scoppiato uscendo della materia giallognola. Da allora si è aperta una ferita dal quale esce sempre materia di vari tipi ( a volte pus ed a volte siero). Dopo essere scoppiata questa massa il dottore mi prescrive 3 cicli di camera iperbarica che non hanno risolto il problema. Per scavare più a fondo ho fatto analizzare con tampone anche la materia che fuoriesce dalla gamba, ovviamente lontano da qualsiasi cura antibiotica ed altro. L’esito del tampone è stato negativo. L’unica cosa da fare per il dottore è rimuovere il chiodo ma data la brutta esperienza avuta nei mesi ho paura di non risolvere il problema oppure addirittura di peggiorare le mie condizioni. Premetto che sono passati 10 mesi dall’intervento. Le chiedo cosa mi consiglierebbe di fare? La ringrazio per l’attenzione e le porgo i miei saluti.


Un problema di questo genere va affrontato in ospedale o per lo meno sotto stretto controllo dei medici che lo hanno operato, perché trascurarlo può avere conseguenze anche gravi. Se è già seguito da loro faccia quello che le dicono. Le confermo che se c'è una infezione il chiodo va rimosso. Non perda altro tempo.

Cordiali saluti