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Crociato posteriore deteso

Buonasera, Dott. Donati. 12 anni fa mi sottoposi a ricostruzione LCA-LCP "all inside" con allograft. Mai fatte piu risonanze dopo l'operazione fino a una settimana fa. Ne ho voluta fare una per valutare lo stato delle cartilagini a tanti anni dall'intervento, ben conscio di essere un soggetto candidato ad artrosi precoce. Per fortuna, a parte una lieve condropatia femoro rotulea (che era presente anche prima dell'operazione), cartilagini e menischi stanno bene. Punto l'attenzione invece sulla seguente dicitura: "Si segnala minima disomogeneità della regione inserzionale prossimale del LCP, che risulta lievemente deteso sul piano sagittale, ma continuo". Un amico fisiatra mi ha fatto il test del cassetto e il Lachman, e ha detto che il ginocchio è stabile: ma lo sento stabile anche io. La ricordo ancora bene l'instabilità posteriore che mi procurava il LCP rotto, con la gamba, che si inarcava all'indietro stando semplicemente in piedi. Dall'operazione in poi posso solo segnalare che i doloretti saltuari li ho sempre maggiormente avvertiti (ad esempio cambio del tempo, ma anche premere la frizione continuamente nel traffico romano, ecc) nella zona posteriore (zampa d'oca e zona poplitea). Non faccio sport e non ricordo traumi post operatori. Sempre questo amico dottore sostiene che spesso nell'immediato post operatorio il neo-LCP, fisiologicamente un minimo perde la tensione, nonostante il tutore con supporto. Lui mi raccomanda solo rinforzo muscolare. Io ho sentito parlare di ritensionamento con radiofrequenza. Coi limiti della distanza, che ne pensa?Grazie anticipatamente

Per prima cosa, non proporrei mai un intervento solo in base a una RMN, e tanto meno se questa non è coerente con il quadro clinico. Bisognerebbe smettere di pensare che la RMN sia il migliore esame possibile, e che tutto si decida in base a essa.

In ogni caso, non proporrei mai la radiofrequenza su un legamento deteso, visti i numerosi fallimenti a cui sono andati incontro molti casi fino a 10-15 anni fa, e tanto meno la proporrei  a un paziente che sembra avere un ginocchio stabile. In ogni caso, proprio per quei "limiti della distanza" a cui lei stesso accenna, è opportuno che uno Specialista ortopedico esperto in chirurgia del ginocchio la visiti e veda le immagini della RMN (e non il solo referto): solo lui potrà dirle qual è la reale situazione e darle i suggerimenti per una buona gestione. 

Cordiali saluti.