Buongiorno, una settimana fa, a seguito di un impatto forte all’avampiede (dolore alla base dell’ alluce al carico ma senza gonfiore e senza ematomi), mi reco in PS 3 giorni dopo per un RX che cita:
Minuta irregolarità corticale all’epifisi distale del I metatarso, in verosimili esiti fratturativi.
Rapporti articolari conservati.
L’ortopedico che ha visionato le lastre sostiene che non ci sia nulla e che sia tutto a posto, consiglia quindi riposo e antidolorifici al bisogno. Oggi, quindi dopo una settimana,, ho iniziato ad appoggiare il piede e, a parte un piccolissimo fastidio, riesco a caricare tranquillamente (non ho provato a correre o altro).
Ho due domande:
1) Di solito cosa significa minuta irregolarità corticale?
(Può significare cose diverse a sarebbe microfrattura)
2) Visto che l’ortopedico non vede nulla e considera tutto a posto, posso camminare tranquillamente anche con il piccolo fastidio che sento fino a quando non passa completamente?
Grazie mille per un vostro riscontro
La "minuta irregolarità corticale" è un aspetto di per sé non del tutto normale che, sapendo del recente trauma, potrebbe essere messo in relazione con esso e quindi considerato una frattura. L'ortopedico, che l'ha anche visitata, oltre ad aver visionato le rx dice invece che "è tutto a posto". Molto probabilmente l'ortopedico ha ragione, perché la rx da sola ha meno valore della rx associata con la visita. Anche la rapida remissione della sintomatologia depone a suo favore. Devo però dire che io, non avendola visitata e non avendo visionato le rx, non ho elementi di certezza per autorizzarla a "camminare tranquillamente". Le suggerisco di sospendere del tutto gli antidolorifici e di continuare a camminare con cautela (no corsa, no salti). Se vede che effettivamente il fastidio diminuisce può continuare così incrementando progressivamente il cammino. Se invece il fastidio senza i farmaci ricompare o peggiora, torni al PS ortopedico, portando con sé le rx.
Non esageri e presti molta attenzione.