Artrosi del ginocchio
Effetti a lungo termine della Condroitina solfato sull’osteoartrosi del ginocchio
Per valutare l’effetto a lungo termine della Condroitin-4-solfato e Condroitin-6-solfato sulla progressione radiografica dell’osteoartrosi del ginocchio e sui cambiamenti dei sintomi ad essa associati, è stato condotto uno studio clinico internazionale, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo.
Nello studio, 622 pazienti con osteoartrosi del ginocchio sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere 800 mg di Condroitina solfato ( n=309 pazienti ) o placebo ( n=313 pazienti ), una volta al giorno per 2 anni.
Le radiografie del ginocchio sono state effettuate al momento dell’arruolamento e a 12, 18 e 24 mesi.
L’ampiezza minima dello spazio articolare del compartimento mediale dell’articolazione tibiofemorale è stata valutata mediante analisi di immagini digitali.
L’endpoint primario era rappresentato dalla riduzione dell’ampiezza minima dello spazio articolare nel corso di 2 anni.
L’analisi intent-to-treat ha dimostrato una riduzione significativa ( P<0,0001 ) nella perdita dell’ampiezza minima dello spazio articolare nel gruppo Condroitina solfato ( media: - 0,07 ) rispetto al gruppo placebo ( -0,31 ).
La percentuale di pazienti con progressione radiografica maggiore o uguale a 0,25 mm si è ridotta significativamente nel gruppo Condroitina solfato rispetto al gruppo placebo ( 28% vs 41%; P<0,0005; riduzione del rischio relativo: 33% ).
Il numero di pazienti cha hanno richiesto trattamento è stato pari a 8.
Il dolore è migliorato più velocemente nel gruppo Condroitina solfato rispetto al gruppo placebo ( P<0,01 ). Non sono state osservate differenze in termini di sicurezza tra i due gruppi.
In conclusione, gli effetti a lungo termine di Condroitina solfato sul cambiamento della struttura e dei sintomi suggeriscono che tale molecola potrebbe rappresentare un agente modificante la malattia nei pazienti con osteoartrosi del ginocchio. ( Xagena2009 )
Kahan A et al, Arthritis Rheum 2009; 60: 524-533
(tratto da www.reumatologia.net)